NOVITA’ SUL B-25 PRECIPITATO NEL 1944
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Il luogo dello schianto, località Sierro Chiovetto. Sullo sfondo il Monte Terminio. |
Alla luce dell’escursione
effettuata il giorno 18 maggio dall’associazione Salerno 1943 Air Finders,
dobbiamo confutare quello che fino ad ora è stato scritto sull’argomento,
compreso il nostro post.
Avevamo scritto che il
bombardiere era precipitato nel marzo del 1944, alcuni indacano anche il giorno (23 marzo). Per prima cosa ci preme precisare l’esatta localizzazione del crash,
la località non è Chiuppito ma Sierro Chiovetto, anche se da quando si è
verificato il fatto ai più è nota come “l’Apparecchio”.

Il ritrovamento di numerosi
reperti ci hanno confermato che si trattava di un B-25, ma il reperto che ci ha
svelato tutta la verità misura solo pochi centimetri, la piastrina di uno dei componenti
l’equipaggio, il copilota James P. Lee.
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Il pilota, Capitano Kenneth C. Demay |
Dallo studio della piastrina abbiamo appurato che il bombardiere precipitò per cause sconosciute il 19 Febbraio 1944 e non il 23 marzo, e che sicuramente la causa non fu l’eruzione del Vesuvio perché il vulcano solo nella seconda metà di marzo diede segnali di risveglio.L'altro elemento che ci porta ad escludere questa ipotesi è la rotta seguita dalla formazione, dai campi temporanei Vincenzo Airfield (9 km. ad ovest-sud- ovest di Barletta) a Gaudo Airfield (a circa 3 km a nord di Paestum) . L'equipaggio era composta da sei uomini, tutti deceduti nell'impatto.
Il
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La fossa comune dove riposano cinque dei sei aviatori deceduti. |
Riportiamo alcune notizie in merito all'eruzione del Vesuvio.
[
Dobbiamo all’allora direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Giuseppe Imbò, la
cronaca dettagliata dell’evento eruttivo vero e proprio che inizia nel
pomeriggio del 18 Marzo con una fase tipicamente stromboliana:
piccole esplosioni e colate di lava che superano il dislivello del Monte Somma
e si dirigono a Nord mentre scorie e lapilli vengono spinti fino ad un’altezza
di circa 100 m.
Dana
Craig, attendente del 486º squadrone di
soccorso americano scrisse sul suo diario: « Capimmo quello che
stava succedendo la mattina del 23 marzo. Fino al giorno prima il Vesuvio aveva
soltanto fumato. Ricorderò per sempre il momento in cui il Vesuvio ha eruttato.
Non ho mai visto nessuna bomba fare tanto. Noi dovevamo lavorare tra pietre che
cadevano e cenere. Tutti avevamo i giubbotti di protezione e i caschi. Poi
arrivò l’ordine di evacuare verso Napoli. »]
Due ricercatori in azione. |
I ricercatori impegnati nell'escursione del 18 maggio. |
Poiché lo
studio dei reperti è ancora in essere vi rimandiamo ad una prossima
pubblicazione dove forniremo ulteriori notizie.
Su Facebook al link: SALERNO 1943 AIR FINDERS
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