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VOLTURARA IRPINA, CHIESA SAN NICOLA DI BARI - PRESEPE 2012

http://notiziario-volturara.blogspot.it/2012/12/buon-natale-te.html

VOLTURARA ALL’AVANGUARDIA NELLA TUTELA DELL’AMBIENTE

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Da anni si parla di salvaguardia dell’ambiente ed in particolare del ciclo delle acque, a Volturara si è passati dalle parole ai fatti. Dopo l’attestato di merito conferito  al Comune da parte di Legambiente nell’ambito della VIII edizione di COMUNI RICICLONI Campania 2012. Volturara rafforza la sua vocazione ambientalista con un’altra lodevole iniziativa. Siamo il primo paese dell’Irpinia ad aver avviato la raccolta degli oli esausti, sia per gli esercizi commerciali che per le abitazioni private. 

RICICLIAMO

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Approfondimenti

Per chi è interessato ad approfondire la vicenda dello sfortunato aviatore propongo il link: http://www.1943salerno.it/ritrovamenti/60-vincenzo-ferri-e-il-macchi-202.html

Ritrovato l'aereo del S.Ten. Vincenzo Ferri

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Continuano le verifiche da parte dei volontari di SALERNO 1943 AIR FINDERS delle segnalazioni di aerei precipitati in Irpinia durante la seconda guerra mondiale . Dopo Volturara e Montemarano, questa volta ci siamo portati a Montella. Riportiamo la testimonianza scritta di Michele De Simone di Montella che ha per oggetto, tra i tanti, un episodio che ci ha subito incuriosito e che ci ha dato lo stimolo per effettuare le ricerche sul campo. I fatti sono così raccontati. Nel mese di settembre del 1943, e precisamente il giorno sette, allora io avevo circa dieci anni, insieme agli amici del rione San Simeone facevamo merenda (allora mangiavamo per strada) e cantavamo i versi di una canzone, forse composta da noi stessi ragazzi, che faceva così: “quando suona la sirena a ricovero si va, l’apparecchio americano lancia bombe e se ne va”; all’improvviso, il rombo dei motori d’aerei portò la nostra attenzione a volgere lo sguardo verso l’alto, e come ogni giorno vedemmo un centinaio e fors

MELFI - LA CATTEDRALE

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Non possiamo lasciare Melfi senza visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Dell'antica chiesa resta poco, a causa dei numerosi terremoti che hanno interessato la zona, la chiesa attuale e il risultato di successivi interventi, prevale però il gusto settecentesco.  Il campanile, invece, rappresenta uno dei migliori esempi di architettura romanica nell'Italia meridionale.

MELFI, MUSEO ARCHEOLOGICO

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All'interno del Castello Normanno-Svevo è sistemato il Museo Nazionale del Melfese. Si conservano reperti riguardanti le popolazioni indigene della preistoria, dei periodi dauno, sannita, romano, bizantino e normanno. Nella prima sala ci accoglie il "Sarcofago di Rapolla", meraviglioso lavoro scolpito nel marmo dell'Asia Minore, che ha accolto le spoglie di una nobildonna romana. Per chi volesse approfondire segnaliamo il seguente link: http://www.archart.it/italia/Basilicata/Melfi-museo-archeologico/foto-MelfiMA003.html

MELFI

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Lasciamo Monteverde, per dirigerci alla volta di Melfi. Attraversiamo quindi quella linea che separa la Campania dalla Basilicata, altra splendida regione del nostro Sud.  Melfi, situata su una collina ai piedi del Monte Vulture è la città più importante per questa zona della Basilicata e per alcuni paesi della provincia di Avellino. Ci accoglie, imponente la sagoma del castello di epoca normanna. La prima tappa della nostra visita.  Il primo nucleo del castello, a pianta quadrata e torri angolari, è di epoca normanna e fu edificato tra l'XI e il XII secolo per volere di Roberto il Guiscardo nominato duca di Puglia e di Calabria da papa Niccolò II. Nel castello tra il 1059 e il 1001 si svolsero quattro concili papali, e nel 1089, fu bandita la prima crociata. Fu ampliato dall'Imperatore Federico II di Svevia, che scelse Melfi come una delle sue residenze, nel castello promulgò le "Costitutiones Melphitanae" il primo testo di leggi scritte  nell'età medioeva

MONTEVERDE

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Approfittando di questa lunghissima estate, mercoledì 22 siamo partiti alla volta di Monteverde per salutare un carissimo amico, Don Cosimo Epifani. Monteverde è uno dei comuni della provincia di Avellino con minor numero di abitanti. Come gran parte dei comuni interni è andato incontro ad un progressivo spopolamento, i suoi abitanti, però non si sono persi d'animo, negli ultimi anni si sono imposti all'attenzione nazionale grazie ad una serie di manifestazione che richiamano migliaia di visitatori da tutto il sud Italia. Passeggiando per le strade e le piazze abbiamo apprezzato la cordialità di una popolazione laboriosa ed ospitale, che ama il proprio paese e che lotta per non scomparire. Nel link sotto ulteriori informazioni. http://www.amonteverde.it/ Aggiungi didascalia

La Festività dell'Assunta

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Come spesso ci capita, durante le festività approfittiamo del tempo libero per visitare qualche sito di interesse storico, religioso, culturale. Dopo la visita agli scavi dell’antica Aeclanum, presso la ridente cittadina di Mirabella Eclano, ed ancora prima, la visita agli scavi di Compsa, quest’anno ci siamo spinti fuori provincia. Abbiamo visitato A bbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni. L'ingresso L'ambone Il Chiostro L'interno La biblioteca L'organo La fondazione dell’Abbazia risale ai primi anni dell’anno mille, quindi abbiamo avuto l’opportunità di ammirare stratificazioni stilistiche millenarie, grazie alla guida dell’abate Rota. La giornata si è conclusa ad Avellino dove era in corso la Processione dell'Assunta.

PELLEGRINAGGIO

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Il ritorno Ancora una volta, grazie alla guida esperta e responsabile di Antonio Marra, si è rinnovata una antica tradizione, il pellegrinaggio al SS Salvatore di Serino. I pellegrini una volta riunitisi nei pressi del tiglio in Piazza Roma, sono partiti cantando antiche litanie qualche ora dopo la mezzanotte, per giungere alle prime luci dell’alba presso l’eremo. Un momento di fatica e fede che trae le sue origini nella notte dei tempi, da quella fede semplice e sincera dei pastori delle nostre montagne, che affrontavano il buio della notte - peccato- per giungere alla luce del giorno alla salvazione. Antonio Marra

"A ccapo a nni Monte" 2012

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Situazioni che stancamente si ripetono senza tempo, una musica per pochi amici, come ........... ...........................................................................................................................................................................   http://www.faugnoavolturara.blogspot.it/2011/08/ritorna-ccapo-nni-monte_08.html

RESTAURO DEL CROCEFISSO DELL'ADDOLORATA

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Dopo un attento restauro, effettuato nel laboratorio del maestro Franco Moscariello, è ritornato alla venerazione dei fedeli il crocefisso ligneo della chiesa dell'Addolorata, questa è solo l'ultima delle opere d'arte restaurate negli ultimi anni grazie all'impegno dei fedeli volturaresi. Di seguito riportiamo il discorso letto in occasione della benedizione. "Il crocifisso che ci prepariamo a benedire, si trovava nella chiesa dell’Addolorata, dove insieme alle statue dalla Madonna e della Maddalena ornava la cappella della crocifissione posta sul lato sinistro della navata. Queste statue, come tante altre, furono recuperate dalle macerie della chiesa crollata a seguito del terremoto del 1980 da Padre Emilio Colucci e da alcuni ragazzi volontari dell’allora gruppo parrocchiale. Attualmente le statue della Madonna e della Maddalena si trovano presso il Museo Diocesano a Nusco, è nostra intenzione, ora che abbiamo recuperato il crocifisso farle tornare a Vol