Riceviamo e Pubblichiamo


Dopo la pubblicazione delle notizie sul ritrovamento dei resti del B-25 precipitato alla contrada Ceraso, notai un certo interesse da parte di un volturarese da anni residente in Canada, mi disse che all’epoca aveva sei o sette anni d’età, allora lo invitai scrivere qualcosa in merito. Due giorni fa mi è arrivata una sua lettera che, per ovvi motivi, riporto quasi integralmente.


Giugno 04,2012
Ho provato ad inviarti ciò che mi hai chiesto, ma facebook non ha risposto e per due volte ho perso ciò che avevo scritto. Ecco perché del mio ritardo.
Estate 1943 caldissima, ma la guerra l’aveva resa ancora di più. Non avevo ancora compiuto i sette anni d’età. Zio Benito vi aveva esercitato le manovre militari del 1936. Quindi nella Seconda Guerra mondiale i Tedeschi usarono il Dragone (seconda pianura d’Italia dopo la Padania) come campo D’Aviazione per i loro Caccia Bombardieri. Essi occuparono tutto il Dragone. Fusti di benzina furono piazzati d’ovunque nelle zone periferiche scavando cunette alle ( contrade) Peraine, Laora, Mela Fossa di Piscone e così via. Io andavo alla Sava quasi tutti i giorni per ricevere la nostra metà di cio che la gente pagava in specie per l’uso dell’aia. Questa era di proprietà dei nostri reciproci bisnonni Damiano Di Meo e Rosaria Frappaolo, che lasciarono in eredità ai loro figli maschi, Ruggiero mio nonno e zio Roberto.  Mio nonno morì nella Prima Guerra Mondiale nel 1918 presso il Monte Grappa, il secondo ancora giovane emigrò in U.S.A. Una sola volta i Tedeschi mi fecero attraversare il Dragone, nei veri primi giorni. Essendo alleati di Mussolini, i Tedeschi lasciavano andare la gente in campagna per la raccolta, ma dovevano percorrere strade periferiche. La cosa andò incrementandosi ed arrivarono i mezzi pesanti, Panzer ed Aerei. A quai fine Estate. Volturara era pienamente in assetto di guerra. La sirena ci faceva scappare in montagna e trovare ruifugio dove più possibile. In un tardo pomeriggio dovemmo lasciare le case e fu allora che incontrammo i tuoi nonni paterni e famiglia al casino di San Michele (Uccolo). Due spie americane, uno indossava la zuava ad occhi di pernice, e venivano da Serino e si fermarono a parlare, scendevano in paese.

All’inbrunire si vedevano colonne di di truppe Americane ed Alleati che attraversavano montagne e valichi che venivano da Salerno (sentivo parlare). Dopo un po di giorni ritornammo in paese. Nel frattempo la gente del Monnezzaro decice di scavare un ricovero in località “Kunghe” Vallone di Coppa. Questo era di proprietà di Natalina e marito Francesco (Ciccio) Artone. Lo scavamento del rifugio parallelo alla casa di zio Peppo di Scialoppi procedeva, ma come ho detto, la sirena ci faceva scappare in montagna. Di nuovo tornò la quiete per così dire ed il ricovero sotto lo Piscone presso Scialoppi veniva quasi a termine. Dopo giorni si sentivano scoppi e boati e dal Ponte si vedeva il Dragone in fiamme tutto incendiato. La paura era forte!! Il grande dell’Armata Tedesca era in ritirata. I Tedeschi nostri amici, diventarono nostri nemici ed a questo punto un loro Comandante che i Volturaresi avevano soprannominato “Musso Re Puorco” per la sporgenza del suo muso, fu il terrore di Volturara. Lasciare le porte aperte, loro erano i padroni e senza insistere. Dopo un altro po’ di giorni sparatorie a ripetizsione su Volturara. Qiesto, sentivo, è fuoco tedesco. Ora invece di scappare in montagna, ci rifuggiammo nel ricovero a due passi!! Successe quasi la fine del Mondo!! Dicevano che la contraerea tedesca posizionata in località Mezzane aveva abbattuto un aereo americano che era andato a cadere a quello di Ozzarro. Dopo poco Volturara era in fiamme. Polvere, grida, pianti, figli miei, case sconquassate e così via….

Gazie agli Americani!! Furono intelligenti e colpirono di più da dove veniva il fuoco nemico, così gran parte del popolo Volturarese fu risparmiato, altrimenti radevano al suolo il paese. Bombe piovevano sopra la Morece II^ e lo Mortariello a ripetizione! Le case aderenti al vallone furono polverizzate e se una di quelle bombe fosse caduta a venti metri in linea d’aria più vicina al ricovero, centinaia di persone sarebbero state sepolte ed io non starei qui a scrivere!! Cessati i bombardamenti, ognuno cercò di ritornare alle loro case, chi ce l’aveva ancora in piedi!! Penso che oltre la mezzanotte ci incamminammo verso il Cupone. Mio padre, mia madre, mia sorella maggiore Genoveffa, io e mio fratello minore Alberto. Sul ponte vi erano diversi morti e mio padre mi copri il viso. Penso che splendeva la Luna perché alla Morece I^ vidi un maiale con un lenbo umano in bocca. Nei giorni seguenti Americani ed Alleati controllavano la situazione e tutti rincasavano.

Fu allora allora che ci rendemmo conto che una bomba era cascata in pieno sulla noce di zio Peppo di Carrafone davanti alla sua casa, la spaccò in due e fece otto o nove morti di cui due suoi nipotini. La bomba distrusse la casa dei tuoi nonni soprastante la casa della guardia comunale di allora. Partiti i Tedeschi vi furono gli Alleati, Americani, Francesi, Inglesi, Canadesi, Marocchini, ed altri Africani…. Ricordo un militare francese, Antoine, con la sua trasmittente a spalla, ci fece parlare sul Ponte. Eravamo tre o quattro ragazzi. Antoine diceva “Hellò l’egout, m’entendez vuus, respondez, respondez”. Io dicevo “alalegu mantante vu reponde”. Dopo più grande quando ho studiato il Francese, mi sono reso conto che erano parole in codice. “ Pronto la fogna, mi sentite? Rispondete-Rispondete” In un certoqualmodo gli Alleati occupatori fecero più scalpore dei Tedeschi. Coprifuoco, stupro incarcerazioni ed altri soprusi. Mi dispiace del pilota Americano che si egettò e survisse per essere poi ucciso indefesso dai Tedeschi anziché farlo prigioniero secondo il trattato di Ginevra!!!!!!!

(quando l’amico Ruggiero, ha scritto questo memoriale, era convinto che il pilota sopravvissuto fosse stato catturato ed ucciso dai tedeschi, come del resto ne erano convinti tutti i volturaresi che in un modo o nell’altro vissero quei momenti).

·         Salve!! Mi compiaccio che il pilota Americano, avevo capito male, sia tuttora vivente!!!  Per quanto riguarda la pubblicazione di alcuni pezzi della mia lettera, tu hai tutta la mia stima ed il mio appoggio.
 
Scusami, ho sempre problemi con questi miei aggeggi e faccio del mio meglio!
 Cari saluti a te e famiglia..

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